La sorellanza e i cerchi di potere del sacro femminile

Maggio 8, 2018 13498 Visite Caterina

 

 

 

Il cerchio della sorellanza è una potente esperienza di condivisione. Quando un gruppo di donne si unisce per onorare e celebrare, per condividere e crescere, si sprigiona un potere enorme, di cui spesso non siamo neppure consapevoli.

Questi cerchi sono qualcosa di cui ha profondamente bisogno la Madreterra poiché è proprio in questi momenti di celebrazione e unione che essa riesce a manifestarsi, parlarci, spiegarci, sicura di poter essere udita.

I cerchi della sorellanza si rivolgono a tutte le donne senza alcuna distinzione e attraverso il canale del Sacro Femminile ci ricongiungono al potere della Madreterra.

 

                                                                         Illustrazione di Arna Baartz

Il significato del cerchio 

 

Siamo un cerchio,
dentro a un cerchio
senza inizio, senza fine

 

Il cerchio è un antichissimo simbolo di unione, pienezza e integrità;  ci ricorda da dove veniamo e dove andiamo.

La simbologia del cerchio era usata fin dagli arbori dai primi uomini e dalle prime donne che attorno al fuoco e agli alberi prendevano decisioni, narravano storie e miti, e condividevano i propri insegnamenti sull’universo e la vita.

Il cerchio essendo privo di angoli rimanda il concetto di armonia ed esprime il fluire dell’esistenza. Inoltre è l’immagine rappresentata nel cosmo dagli astri, osservati dall’inizio del mondo dagli esservi viventi: è il sole e la luna.

Questo antico simbolo è metafora della natura femminile, della fertilità del ciclo mestruale, dell’espandersi del ventre materno, delle forme del corpo della donna, ed arriva alla sua massima espressione nell’immagine della spirale.

 

La sorellanza

 

 

La sorellanza non è semplicemente solidarietà femminile, ma uno stato di unità tra donne.

Questo concetto lo conoscevano bene le nostre antenate che componevano i clan matrilineari, perché la sorellanza è sempre esistita anche nei tempi più antichi.

La sorellanza nel senso più stretto trova voce nella più recente tradizione avaloniana col mito delle nove sacerdotesse dell’isola di Avalon. Furono i gruppi pagani e neopagani di queste tradizioni per primi a manifestare i cerchi di potere, poiché unendosi percorrevano insieme il sentiero del Sacro Femminile, essendo questa tradizione la più legata al culto dell’Antica Dea.

 

                                                      Circle of Women, video di Nalini Blossom

Sempre di più ha preso forma l’immagine della dea anche in coloro che non necessariamente percorrevano una di queste vie. Questo è accaduto perché la cultura patriarcale ha negato da sempre alla donna l’accesso alla Dea e ai poteri che da essa scaturivano. Così, quando dopo anni di ricerca una donna rientra a contatto con questo antico culto e l’amore della Madre primigenia l’abbraccia con le sue braccia, ecco che si risvegliano ed esplodono in lei sentimenti antichi e inspiegabili.

Da dove mi arriva tutto questo?

La censura del divino femminile è una rinuncia interiore inconsapevole di molte donne. 

Tuttavia, basta un contatto o una parola tra due o tre di esse che questo divino si riattiva e con esso torna a risplendere l’antico potere della sorellanza.

 

 

I cerchi di donne 

 

 

 

Il cerchio della sorellanza è un momento in cui acconsentiamo al contatto e alla riflessione sul sacro femminile. È un momento in cui scegliamo di essere ri-unite, di ricordare chi siamo ed di esplorare la nostra natura interiore e le nostre esperienze di vita.
È un occasione per entrare a contatto con donne di tutte le età, rompere i tabù e conoscere la ruota degli archetipi femminili in noi.

La forma stessa del cerchio ci mette una di fronte all’altra saltando il concetto piramidale gerarchico insegnatoci dalla società attuale, e ci riconnette alla nostra natura ciclica non subordinata.

Come erano solite fare anche le nostre antenate, i cerchi di potere consistono in incontri solitamente mensili che portano a una riflessione di natura teorica riguardante un particolare aspetto del femminile. Questo è poi seguito da meditazioni, esercizi, celebrazioni e condivisioni delle proprie esperienze con le altre sorelle.

In questo luogo ognuna può esprimere liberamente il proprio potere, manifestare le sue qualità, arricchirsi psicologicamente delle esperienze delle altre, essere ascoltata, ascoltare e infine acquisire sempre maggiore forza, consapevolezza e potere interiore. 

In certi casi i cerchi di potere si costituiscono proprio per celebrare i momenti scanditi dalla madreterra e onorare e celebrare la vita nel suo ciclico andare.

 

 

Tende rosse o tende della luna

 

 

Le tende rosse sono ugualmente dei cerchi che si ispirano alle tende rosse primitive in cui le donne si riunivano durante il ciclo mestruale e che venivano anche utilizzate per allattare, partorire o semplicemente riflettere. Queste tende non erano uno spazio femminile ma anche il luogo in cui si celebravano le nascite, l’arrivo del menarca, la menopausa e la morte.

 

Queste stesse tende presso i nativi americani prendevano invece il nome di tende della luna, assolvendo alla stessa funzione.

Oggi le tende rosse si stanno ricostituendo grazie al risveglio del sacro femminile, ed proprio in questi luoghi che attraverso il confronto e talvolta anche lo scontro con le altre, accresciamo la nostra consapevolezza.

Generalmente le tende si incontrano per la luna nuova.

 

 

 

 

Trovare la propria tribù

 

Spesso siamo portati a pensare che per creare un cerchio servano chissà quali capacità, che non siamo in grado. Ma la natura femminile è creativa per natura, e verrà spontaneo trovare elementi di confronto e condivisione.

Un cerchio di sorellanza inizia ad essere tale con due sole persone, e via via si allargherà in funzione delle nostre frequenze; ugualmente accadrà per i temi su cui confrontarsi.

Ognuna di noi ha qualcosa da condividere, e che può esserle prezioso dell’altrui esperienza.  Il cerchio non ha una gerarchia ma sortisce il suo effetto e la sua ricchezza proprio da questo rapporto paritario tra i suoi componenti.
Sarà il cerchio stesso a suggerirvi i temi. Pertanto non rinunciate a realizzare un cerchio per timore di fallire o di non essere capaci. E ricordate che

se siamo alla ricerca delle altre sorelle, è perché anche loro ci stanno cercando.

Il gioco del gomitolo rosso

 

 

Un’esperienza bellissima per chiudere il cerchio è il gioco del gomitolo rosso. Al termine del cerchio il gomitolo viene lanciato tra i suoi componenti, che lo legano attorno al polso o alla caviglia per poi rimbalzarlo a una qualunque ragazza nel cerchio.

Al termine di questi lanci si crea uno stupendo disegno non diverso da quello delle carte astrali. Per concludere, una alla volta si taglia con delle forbici il nastro creando il proprio bracciale, e lo si tiene al posto in attesa della seguente luna nuova.

Per tutto il mese il bracciale rosso della sorellanza ci accompagnerà, ricordandoci il nostro lavoro interiore.

 

 

 

4 Commenti

  • Grazie per questo blog pieno di belle energie e scritti importanti. Sono giunta per caso…. ma spero non per caso..
    Sono anni che vorrei creare una piccola comunità di donne intenzionate a vivere nella semplicità della natura, con attività che possano sostentarci da svolgere da casa, mercatini di erbe, miele, cesteria, e piccolo artigianato, un b&b per artisti e amanti della quiete, meditazione, naturopatia, giocolieria, manufatti, teatro, pittura… ognuno con la sua privacy in una piccola yurta e la struttura principale per ritrovarci.
    Vorrei rispettare il mio luogo e condurvi altra gente in linea col percorso di non nuocere a nessuno.Sono vegana, ma anche le vegetariane sono ben accette, mi trovo a metá strada tra i sibillini e il mare.
    Ogni Bene a tutte.Rispondete con la vostra email.

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