Imbolc: il fuoco di Brigid
e le 19 sacerdotesse druide dentro la Chiesa

Gennaio 30, 2022 2445 Visite Caterina

All’inizio di ogni febbraio, ogni anno si presenta la stessa questione. Ecco che arriva la Candelora, la festa delle candele, Santa Brigida.
Se però
siamo tra coloro che conoscono le origini pagane delle feste, ci viene un certo prurito nel vedere l’appropriazione indebita di questa festa di mezzo inverno. Ma soprattutto nel sentirla definire la festa di Santa Brigida.

Questo sabbat si trova a metà strada tra il solstizio d’inverno e l’equinozio di primavera. Inglobarlo a sé e rimodularlo fu l’unico tentativo che rimaneva alla Chiesa di cancellarlo, o quanto meno ridimensionarlo.

Imbolc da imbolg o nel ventre fu ribattezzato Candelora, e in realtà fu grazie a Santa Brigida che si poterono salvare le pratiche e i riti legati alla Triplice dea che mutò nome ma continuò a risplendere luminosa. 

Brigid non era semplicemente una dea, Brigid era oltre ogni dubbio la più potente dea d’Irlanda, era la Grande Madre. Ecco perché la tenacia del suo fuoco è arrivato a millenni di distanza.

Per capire questa antichissima festività pagana è necessario fare un lavoro di pulizia di forma. Sostituire Candelora con Imbolc, Santa Brigida con la triplice dea Brigid, e infine la benedizione delle candele con il culto del fuoco.

Eccoci qui! Abbiamo la ricetta perfetta per entrare nello spirito di Imbolc.

 

La triplice fiamma della dea Brigid

 

La triplice dea Brigid, che venne cristianizzata sotto il nome di Santa Brigida, fu forse la dea più amata e onorata d’Irlanda, non di rado associata e confusa con la dama del lago. Ma questa dea non era semplicemente una Signora del fuoco, era una Triplice Dea, protettrice della fiamma sacra.

Triplice perché tre erano le fiamme da lei custodite: la fiamma dell’ispirazione poetica, la fiamma del focolare domestico, e la fiamma della forgia.

Queste tre fiamme le configuravano a sua volta tre diversi aspetti e doni. Dalla prima fiamma ne derivavano le funzioni culturali, artistiche, poetiche e guaritrici (si pensi alla febbre della malattia). Dalla seconda il benessere dei campi, la protezione della famiglia, la prosperità e la buona economia del focolare. Dalla terza le doti marziali, guerriere, e il coraggio delle valchirye nei campi di battaglia.

 

 

In Brigid erano racchiuse e contenute ben tre delle dee appartenenti al mondo ellenico e romano. Da Estia/Vesta la protezione del focolare domestico, da Demetra/Cerere la prosperità e da Atena/Minerva l’ispirazione, la sapienza e la guerra.

Non ci lascia stupiti vedere come il culto del fuoco svolto dalla sacerdotesse di Brigid non fosse poi così dissimile dalle sacerdotesse vestali che nell’antica Roma tenevano viva la fiamma di Vesta nel tempio sacro a lei dedicato.

 

 

Il culto del fuoco perenne di Brigid e le druide di Kildare

 

Similmente alle vergini sacerdotesse vestali pare che lo stesso accadesse in Irlanda migliaia di anni prima dell’arrivo dei cristiani.

Sembrerebbe che nella città di Kildare sorgesse nei pressi di una grande quercia, un centro druidico dove si trovava il grande Fuoco perenne della dea Brigid. Non a caso il nome Kildare deriverebbe da Cill Dara ossia Tempio della Quercia. Vicino alla quercia sacra dei druidi si onorava la dea mantenendo vivo un fuoco perenne, acceso ininterrottamente per migliaia di anni.

In seguito sempre a Kildare fu costruito il tempio dove 19 sacerdotesse druidiche continuavano a onorare il culto del fuoco custodendo viva la fiamma della triplice Dea.
Le 19 sacerdotesse facevano a turno una dopo l’altra notte dopo notte per vegliare e tenere acceso il fuoco sacro. Questo per un ciclo di 19 giorni. Arrivato il ventesimo giorno era la sola Dea Brigid a occuparsene per l’intera notte.
Concluso il ciclo ecco che ne iniziava uno nuovo.

 

Le 19 sacerdotesse celtiche di Britannia

 

Accensione della 29esima torcia olimpica

 

Le sacerdotesse di Brigid venivano chiamate le tre benedette Dame di Britannia e pare che venissero identificate con i tre aspetti femminili delle fasi lunari: vergine, madre e crona. Ma la simbologia legata alla luna sembrerebbe non concludersi qui. Infatti le sacerdotesse erano 19 poiché questo era il numero che costituiva il grande Anno Celtico Lunare
Pare infatti in base alle notizie che ci giungono da Diodoro Siculo, che i celti fossero a conoscenza del ciclo di Metone, ossia del ritorno della luna nella medesima posizione apparente ogni 18,6 anni (che comporta anche il ritorno ai medesimi giorni dell’anno).
Questo grande ciclo lunare di 19 anni quasi certamente era anche legato ai 19 anni di addestramento necessari per divenire druidi. In questi 19 anni gli studenti dovevano far loro l’intera scienza druidica come la conoscenza degli astri, del cielo, delle piante, delle pietre etc… al ventesimo anno poteva dirsi ormai concluso il loro percorso di formazione.

 

 

I tentativi di estirpazione cristiana della dea Brigid: Santa Brigida

 

Santa Brigida, Patrick Joseph Tuohy, 1930

La lotta di estirpazione del culto della dea Brigid fu davvero difficile per la Chiesa. Se infatti era già riuscita con non poca difficoltà a impedire la consuetudine dei fuochi nelle campagne, cancellare la credenza che costituiva la base della tradizione non fu altrettanto facile. Il culto del fuoco aveva davvero un forte sapore di paganesimo ed era accettabile. Si rese necessario un cambio di volto della dea e una degradazione del titolo, affinché potesse essere tollerato dalla tradizione cristiana.

La dea Brigid venne ribattezzata con il nome della badessa Brigida o Bride, che diventerà santa prendendo il nome di Santa Brigida. Da dea a santa. La badessa erediterà a tal punto le funzioni e gli attributi di Brigid, che in seguito col passare dei secoli diventerà quasi impossibile distinguerle o scinderle tra loro.

 

Santa Brigida: una druida convertita?

 

Non è chiaro cosa accadde esattamente. Quello che sappiamo per certo è che sotto l’Abbazia di Kildare sorge ancora oggi un antico santuario celtico dedicato alla triplice Dea. E non ci è dato sapere se le 19 sacerdotesse che divennero 19 suore decisero di convertirsi per mantenere vivo il culto o se a convertirsi, o meglio, infiltrarsi nelle file monastiche fu solo una di esse, Brigida appunto.
Non sappiamo se Brigida fosse una druida, se fosse una convertita o una convinta cristiana. In base al testo giuntoci da Cogitus, Vita Sanctae Brigidae, ciò che sembra certo è che fu Brigida di Kildare a fondare la comunità monastica di sole donne a circa 60 km dalla città di Dublino.

 

 

Abbazia di Kildare

 

Il monastero venne fondando nel 480 d.C, alle soglie del medioevo e col tempo ospitò due ordinamenti, uno femminile e uno maschile, a capo dei quali stava la badessa. Tale fatto, che un a donna di chiesa fosse a capo di ben due ordinamenti di cui quello maschile, non era strano ma un riflesso della condizione sociale che vivevano le donne dell’Irlanda celtica.

 

Dalle 19 sacerdotesse alle 19 suore del culto del fuoco

Sebbene il cristianesimo sia giunto anche alle porte del tempio, il fuoco della dea continua a bruciare all’interno dell’abbazia e il monastero è noto per essere un po’ paganeggiante.

Le 19 druide sono ora 19 suore ma ancora fanno i turni una dopo l’altra fino alla ventesima notte. Nel 1185 Giraldus Cambrensis futuro arcidiacono di Brecon testimonia che all’epoca della sua visita ancora bruciava il fuoco perenne.  

Nel suo testo De mirabilibus Hiberniae  et miraculis (2, XXXIV) testimonia che alla ventesima notte, la diciannovesima suora affermasse:

Brigid, custodisci il tuo fuoco, questa è la tua notte.

Ci dice inoltre che solo alle donne era permesso soffiare sul fuoco, non con la bocca ma rigorosamente con il mantice. Le numerose notizie riguardanti le pratiche delle suore del culto della fiamma ci giungono dalla sua testimonianza.

 

Lo spegnimento della fiamma perenne e lo scioglimento del monastero

 

Erano passati quasi 600 anni dalla conversione cristiana eppure le notizie che giungevano dalla abbazia di Kildare non facevano presupporre nulla di cristiano e insospettirono e indispettirono il mondo cattolico. Inoltre gli irlandesi continuavano a onorare la loro dea, si rifiutavano di chiamarla in altri modi che non fosse Brigid o a degradarla al titolo di santa, piuttosto la equiparavano a Maria. 

Le voci dei riti e del culto paganeggiante che si svolgevano nel monastero fecero sí che nel XIII secolo, in seguito alle conquiste anglo-normanne, i vescovi che qui si stanziarono ordinassero lo spegnimento della fiamma. Nonostante i vari tentativi, fu l’allora vescovo Henry di Dublino ad avvicinarsi allo spegnimento per primo, ordinando categoricamente la cessazione di questa pratica. Era il 1220 e il fuoco perenne venne spento. Ma non per sempre! La sacra fiamma venne segretamente riaccesa e custodita ancora fino al XVII secolo.

L’anno 1660 fu quello più penoso perché l’arcivescovo George Browne chiese lo scioglimento dei monasteri. Questa volta lo spegnimento della fiamma sarà definitivo, e non per volontà della chiesa cattolica ma anglicana, era infatti appena stata compiuta la riforma.

Le abbazie in onore di Brigid comunque continuarono a sorgere fino a che nel 1807, l’allora vescovo di Kildare e Leighlin Daniel Delany, restaurò l’antica Sorellanza di Brigid a Tullow.

Fu un evento di notevole importanza perché si ricostituì non un ordine qualsiasi ma l’antico ordine di Brigid! Il vescovo portò una giovane quercia da Kildare per piantarla nei giardini del convento, come simbolo di continuità del culto di… santa Brigida/Brigid perché questo punto le due figure si erano sovrapposte in maniera inequivocabile.

 

La riaccensione del fuoco di Brigid 

 

Negli anni ’90 il culto di Brigid sopravviveva ancora alla memoria. Sebbene nei secoli Santa Brigida fosse maldestramente riuscita a sostituirsi con la Grande dea d’Irlanda, il suo ricordo rimaneva vivo nella tradizione di Imbolc e nella mente degli irlandesi.

Così fu proprio nel 1992 che Phil O’ Shea e Mary Minehan, due suore dell’ordine di Santa Brigida decisero di ricostituire un piccolo centro di spiritualità celtica nella cittadina di Kildare. 

Monumento della fiamma di Santa Brigida svelato a Kildare’s Market Square il 1 febbraio 2006.

Il centro fu chiamato Solas Bhrìde o Luce di Brigid.  Era il 1993 e in corrispondenza del 1 febbraio, la prima suora di Santa Brigida, Mary Teresa Cullen accese la fiamma nel Market Square di Kildare Town, in seguito portata nel centro e all’esterno dell’abbazia, dove un tempo si trovava il tempio del fuoco. Da allora alla corrispondenza della festa di Bhride (Santa Brigida), il 1 febbraio di ogni anno, la fiamma venne riaccesa nel cero di Brigid. Per 14 anni saranno ancora le suore a tenere viva la fiamma della triplice dea. Fino al 2005 dove un semplice cero non fu più soddisfacente.

Il 1 febbraio 2006 la riaccensione dell’inestinguibile fuoco di Brigid sarà un evento di grande impatto pubblico e orgoglio irlandese. Dopo tanti secoli il fuoco perenne viene riacceso di fronte all’allora Presidente Mary Mac Aleese e ad altre autorità politiche. E di nuovo vengono iniziate le sacerdotesse della dea, con il compito di portare la fiamma di Brigid nel mondo.

 

 

Perché la dea Brigid è sopravvissuta

 

Come già ho detto in precedenza la ragione per cui Brigid è rimasta così intensamente nella nostra memoria è da ricondursi al fatto che non fu semplicisticamente una dea, ma piuttosto la Grande Dea Madre della creazione. Questo archetipo potente è qualcosa di impresso nella nostra memoria ancestrale quanto la paura del buio nei bambini. A lei sono legati infiniti e affascinanti simboli su cui non mi dilungherò oggi, ma prometto di farlo in un articolo futuro.

Dalla croce di Brigid, alla fabbricazione della bambola fantoccia, il mantello sacro, le candele. E i simboli di cui è protettrice: lo specchio, il filatoio e la coppa. 

La croce di Brigid

 

Il potere di Brigid durante Imbolc

 

Brigid era ed è la grande protagonista di Imbolc che faceva parte delle festività appartenenti ai lavori agricoli. L’inverno non era ancora concluso, ma già si sentiva l’aria di primavera e con lei la consapevolezza di aver superato vivi l’inverno. Ancora non era svanita la paura di morire di fame, di freddo, di qualche malattia invernale ma a questo ci pensava lei, Brigid, offrendo il calore del suo fuoco.
La triplice dea era la speranza, la fiducia di vedere la nuova primavera, era il nuovo ciclo stagionale alle porte che avrebbe salvato gli uomini. Era lei che avrebbe protetto gli uomini da quel freddo, da quelle malattie da quelle paure.
Il fuoco della sua luce e il suo calore avrebbe risvegliato i semi nei campi, le erbette sarebbero di nuovo sbucate e gli animali avrebbero trovato nuovo nutrimento. Le mucche potevano restavano nuovamente gravide e avrebbero donato il loro latte, altro grande simbolo di Imbolc. E il latte era motivo di sopravvivenza per gli uomini, quel tanto che bastava per superare l’ultima fase invernale e giungere a Oestara, alla primavera, vivi. 

 

Di tutto questo Brigid era la luce, la speranza e grazie al ciclo continuo della madreterra essa continua a risplendere. E poco importa se il suo nome è cambiato, perché la sua fiamma inestinguibile rimane viva e risplende potente.

 

 

 

 

Ecco, ora mi è passato il prurito!

 

 

 

In copertina:

Dettaglio di una magnifica fotografia della fotografa cinese Zhang Jingna

Sito dell’autrice per approfondimento: https://www.zhangjingna.com/

 

Bibliografia

Riccardo Taraglio, Il vischio e la quercia- Spiritualità celtica nell’Europa druidica, Cap. Cristianizzazione della tradizione druidica, L’età dell’acquario edizioni, Torino, 2017
Adriano Gaspani e Silvia Cernuti, L’astronomia dei celti- stelle a misura del tempo tra i druidi, Keltia Editrice, 1997
Courtney Weber, Brigid: History, Mystery, and Magick of the Celtic Godess, Weiser, 2015

pdf. Giuseppe Veneziano, L’astronomia dei celti, osservatorio astronomico di Genova O.A.G. , anno 2001
link: https://moam.info/14-lastronomia-dei-celti-osservatorio-astronomico-di-genova_5a2019721723ddeaa7022f91.html


Sitografia

Riguardo Santa Brigida
https://brigidine.org.au
https://www.scholapalatina.it/santa-brigida-dirlanda-e-esistita-veramente/
https://www.santodelgiorno.it/santa-brigida-di-irlanda/

Riguardo la storia dell’abbazia di Kildare

kildarelocalhistory
https://www.kildare.ie/community/notices/perpetual-flame.asp
https://voicesfromthedawn.com/kildare-round-tower-and-fire-temple/
http://irelandsholywells.blogspot.com/2012/03/saint-bridgids-well-kildare.html

Notizie accessorie della fiamma sacra del tempio

http://www.tempiodellaninfa.net
http://spaziosacroaltaredibrigida.blogspot.com
https://axismundi.blog

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